Donadoni ricorda Berlusconi: “Mi chiamò prima di morire"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Donadoni ricorda Berlusconi: “Mi chiamò prima di morire. Un groppo in gola”

Silvio Berlusconi

Roberto Donadoni racconta l’ultima telefonata con Silvio Berlusconi prima della sua scomparsa e riflette sulle opportunità mancate.

Il mondo del calcio, sempre più orientato verso volti nuovi, spesso trascura figure di grande esperienza. Roberto Donadoni, ex CT della Nazionale e storico centrocampista del Milan di Berlusconi (proprio sul Milan è arrivata una rivelazione di Sarri), è uno di quei professionisti che, nonostante il ricco curriculum, attende da anni una nuova opportunità in panchina. Dopo l’ultima esperienza con lo Shenzhen FC in Cina, terminata nel 2020, l’allenatore bergamasco si è ritrovato lontano dal campo, pur senza perdere la passione per il suo lavoro.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Un’attesa fatta di speranze disattese

Intervistato dal Corriere dello Sport, Donadoni ha parlato apertamente delle occasioni sfumate e delle panchine che avrebbe accettato senza esitazione. Tra queste, quella del Monza, dopo l’esonero di Nesta: «Ho sperato che il Monza fosse una possibilità. Mi è capitato spesso di pensare a perché il Milan non cercasse anche me. Ci sono passati Leonardo, Inzaghi, Seedorf, Brocchi, Gattuso… Galliani diceva che era Berlusconi a non volermi. Una volta gliel’ho anche domandato a Berlusconi: ‘È Galliani che non ti vuole’.»

Anche il Parma, club a cui Donadoni è particolarmente legato, è stato un sogno infranto: «Ci sarei tornato di corsa. A Parma ho battezzato mia figlia. Invece hanno scelto Chivu. Non mi pare che abbia mai allenato in Serie A…»

L’ultima telefonata con Berlusconi

Tra le confessioni più toccanti, Donadoni ha condiviso un ricordo intimo legato a Silvio Berlusconi, presidente con cui ha vissuto anni gloriosi al Milan. Il racconto, riportato sempre al Corriere dello Sport, svela un momento profondamente umano: «Sette giorni prima della sua morte chiamai il San Raffaele, mi rispose la segretaria. Le chiesi di riferire che l’avevo cercato per un saluto. Il giorno dopo telefonò lui, la voce stanca: ‘Oh Roberto, mi fa piacere che ti ricordi del tuo presidente’. Un groppo in gola, ero a un passo dalle lacrime.»

Parole che testimoniano un legame sincero, capace di andare oltre il calcio. Donadoni conclude con emozione: «Ancora oggi, se ci penso, mi vengono i brividi. È un ricordo che conserverò per sempre. Berlusconi ha sempre avuto attenzioni per le persone con le quali ha lavorato.»

Oggi Donadoni continua ad aspettare, con la stessa dignità che ha sempre caratterizzato la sua carriera, consapevole che il calcio potrebbe ancora riservargli una nuova occasione.

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ultimo aggiornamento: 23 Febbraio 2025 13:22

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